Ricordi di un Angioletto Speciale

DALLE TUE INSEGNANTI

Cara Clara,
mentre scrivo non posso fare a meno di pensare a quel tragico 22 Luglio di due anni fa quando appresi che il destino aveva spezzato la tua giovane vita di bambina, strappandoti all’affetto della mamma, del papà, di Giulia e di tutti i tuoi cari in quel modo così tragico. Non volevo crederci e mi sono chiesto ripetutamente perché Dio permetta che accadano queste cose… Ma poi dovetti accettare la cruda realtà… Eri piena di vita, sempre sorridente, come appari nella fotografia che la mamma mi ha dato e che tengo sulla mia scrivania e t’accingevi ad iniziare un nuovo capitolo della tua vita, l’inizio della scuola elementare… ma il disegno di Dio era un altro, ti voleva al suo fianco, là dove tutto è perfetto e dove un giorno ci rincontreremo. Sappi che ho cercato di essere al fianco di mamma e papà, con l’affetto, l’amicizia, la preghiera e anche con i miei silenzi. Piccolo Angelo tu ci guardi da lassù, continua a proteggere i tuoi genitori e tutti i tuoi cari e dagli la forza per continuare ad affrontare le avversità della vita… Clara… rimarrai sempre nei nostri cuori.

Affettuosamente,

Il Presidente Davide

Ciao Clara,
Tu mi conosci bene e sai che per me non è semplice scriverti una lettera; molte volte mi sembra di vivere un sogno, poi mi soffermo a pensare e… Purtroppo mi rendo conto che è vero. Non voglio ricordare l’ultimo abbraccio, in quella stanza spoglia dell’ospedale, altrimenti impazzisco, preferisco ricordare tutti i bei momenti passati con te (e con la tua famiglia). Ti ricordi quando siamo andate al parco acquatico “Le Vele”? Io ricordo l’entusiasmo e la gioia che mostravi attraverso il tuo sorriso e il tuo sguardo… ricordi che siamo state tutto il giorno in acqua? Io avevo una paura folle che ti scottassi, continuavo a metterti la crema sul nasino e sulle guance, tu ridendo dicevi: “Ancora una volta!! Wilma basta!!!”. Poi ricordo che nuotavi come un pesciolino… e quando la giornata terminò, eri cotta, non abbiamo fatto in tempo a sederci sul pullman che già dormivi come un Angioletto… ora tu sei diventata quell’Angioletto, che con il tuo sorriso e la tua bontà, vegli e preghi per me e per tutte le persone a te care. Come questo ne ho molti altri di ricordi, che preferisco conservare gelosamente nel mio cuore.

Non ti dimenticherò mai…

Tua Wilma

Piccola, dolce Clara…

Mi ricordo il tuo primo giorno di “Scuola Materna”. Sei entrata in sezione con un sorriso stampato sul tuo piccolo viso e i tuoi occhietti lucenti ed espressivi. Eri accompagnata dal papà Eliso molto emozionato; la mamma Daniela era nell’aula accanto ad accogliere i piccoli nuovi della propria sezione. Ero preoccupata, pensavo: “Chissà che crisi, sapendo che la mamma è nell’aula accanto!”. Invece no, perché con te c’era la sorellina Giulia molto premurosa e attenta, che ti ha aiutato in quel delicato momento dell’inserimento. Avevi tanta voglia di giocare, di imparare, di conoscere gli amichetti dei fiorellini rossi, di fare attività, lavoretti, disegnare, coltivare e hai vissuto serenamente ogni giorno trascorso a scuola. Ogni mattina entravi nell’aula sempre sorridente, eri talmente solare che rallegravi ogni momento della giornata. Eri una giocherellona e ti piaceva tantissimo assumere il ruolo della mamma che portava a passeggio la bambola nella carrozzella, con tutto il necessario in caso di pianto, fame ecc… Ti piaceva fare la signora che andava a fare la spesa con la borsa a tracolla. Infatti ne avevi una preferita che indossavi sempre. Amavi tantissimo l’angolo dei travestimenti, prendevi dal baule foulard, un velo bianco da mettere sulla testa e con un mazzo di fiori diventavi la sposa di qualche tuo amichetto. In particolare portavi spesso le caramelle ai tuoi amici e quando le distribuivi me ne regalavi sempre due e dicevi: “Maestra queste sono per i tuoi bambini!”. Durante il momento del pranzo eri sempre disponibile ad imboccare i più lenti e a pulire il tavolo se si rovesciava l’acqua. “Maestra ti aiuto?” erano sempre le tue parole. Eri sempre obbediente. Quella mattina che avevo chiesto a te e alle tue amichette chi volesse fare l’Angioletto o Maria, nella recita di Natale, tu subito mi hai detto di non voler essere l’Angioletto ma di essere Maria. Ed ero rimasta un po’ perplessa perché insistevi nel dirmi di voler fare Maria e non l’Angioletto. Forse un motivo c’era! A Dio mancava un Angioletto nel suo Paradiso, quell’Angioletto eri tu piccola Clara ! Eri felice perché nella recita di Natale avevi interpretato Maria e come Maria, la mamma di Gesù, accarezzavi e cullavi il bambolotto che tenuto fra le mani era il nostro piccolo “Gesù Bambino”. Ogni anno, quando si avvicina il Santo Natale e si cercano i personaggi per la recita, il mio pensiero e ricordo va a te mia Clara e mia grande Maria.

La tua Maestra Antonella

Piccola, dolce Clara

Mi regalavi sempre i disegni, amavi disegnare, colorare e per ogni ricorrenza mi regalavi un disegno. Lo sai che i tuoi disegni sono un ricordo speciale per me. Lo è anche la coroncina del Santo Rosario che mi avevi portato dal Santuario di Caravaggio. La custodisco nel mio comodino ed è la mia preferita, è la sola che uso quando prego perché nel mio cuore c’è un posto per te. Le parole che mi hai scritto gli ultimi giorni di scuola insieme ai cuoricini e farfalline sono speciali per me. Sono le tue parole, piccola e dolce Clara, che mi salutavi perché andavi alla scuola primaria. Con quelle parole mi hai salutato per sempre, lasciando in me un dolce e prezioso tuo ricordo.

La tua Maestra Antonella

Piccola, dolce Clara

Era una sera calda e afosa, sei arrivata a scuola tutta elegante, agitata ed emozionata. Era la tua grande festa: “La festa dei diplomi” ! Insieme c’erano anche i tuoi amici, Willy, Michele, Emanuele, Nicholas, Ilaria e Martina. A vederti c’erano oltre il papà e la mamma, Giulia, i nonni, gli zii e la cuginetta Ilaria. Dovevi ricevere l’attestato di promozione per iniziare una nuova esperienza alla scuola primaria. Io ero molto emozionata, come sempre, quando devo salutare i miei “bambini” con i quali ho trascorso tre anni di lavoro e di gioco, a cui voglio sempre molto bene. Quella sera tu, Clara, sei stata l’ultima a ricevere il diploma perché i fiorellini rossi erano gli ultimi ed erano anche i più emozionati, visto il protrarsi del momento. Lo sai, Clara, ogni volta che arriva questo momento tu sei sempre con me, ogni volta che si canta, io rivedo te. Ti rivedo con la tunica nera, sorridente e ultima di quella lunga fila.

La tua Maestra Antonella

Cara dolce piccola Clara, sono ormai passati due lunghi anni da quel triste giorno, però il ricordo non si affievolisce, tu sei sempre presente nella nostra vita, ogni giorno, per un motivo o per l’altro, si parla di te. E inconsapevolmente si ritorna a ricordare quel tragico giorno, il 22 luglio dove tra l’afoso caldo, con un soffio di vento la tua tenera vita è volata via, lasciandoci tutti increduli ed esterrefatti. Quante volte nel pregare il buon Dio chiedo: “Oh Signore, quanto ti darei per poter tornare indietro, tornare ai giorni in cui tu eri qui con noi, nella tua classe dei rossi, dove tu rallegravi i giorni, con le tue canzoncine che la nonna ti aveva insegnato e che tu insegnavi alle amichette”… O ai tuoi balletti, bastava una nota che le tue esili gambette si muovevano danzando allegramente in salone, trascinando con te e la tua allegria, anche gli altri bambini… Oppure, in giardino quando ti dilettavi a preparare le tue composizioni per noi maestre, ti bastava un fiore, un rametto, due o tre foglie diverse ed ecco una bellissima composizione che regalavi o a Wilma o a Antonella, a me, o alla mamma. Ma purtroppo tornare indietro non è possibile, cambiare il destino che la vita ci riserva, allora penso e immagino che tu ora sia in un luogo speciale dove puoi preparare le tue bellissime composizioni raccogliendo i fiori del paradiso e illuminarli con la luce delle stelle, e bagnarli purtroppo con le lacrime della tua mamma, questa mamma “SPECIALE” che giorno per giorno con la morte nel cuore e il sorriso sulle labbra cammina su questa strada della vita che poco le ha riservato, e viene in mezzo a noi qui nella nostra scuola materna e sta vicino a tanti bambini piccoli e in loro vede il tuo sorriso, i tuoi occhi, li aiuta a crescere e diventare piccoli uomini. A noi maestre insegna ad andare avanti, a ricordarci di essere meno superficiali, meno lamentose ed apprezzare di più la “fortuna” che abbiamo, sì la fortuna di avere ancora la gioia nel cuore, perché le persone che amiamo sono ancora con noi. Clara, ti prometto che sarò sempre vicino alla tua mamma, quando lei avrà bisogno, quando si sentirà spegnere dentro per la tua assenza io sarò con lei, magari in silenzio, magari senza fare alcun gesto, la sosterrò e continuerò a volerle bene come si vuol bene ad una sorella. Penso che l’affetto e l’amicizia spesso valgano più dei gesti, perché i sentimenti del cuore sono profondi e sinceri. Trovare le parole spesso è difficile, perché sembrano inutili, ma nel silenzio lei potrà trovare il sostegno e l’affetto di cui ha bisogno ogni giorno.

Ciao Clara, dolce piccola CLARA

Maestra Laura

In ricordo della dolce Clara

Come in questo tempo autunnale le foglie cadono dagli alberi, una dopo l’altra, così nella vita le persone care ad una ad una se ne vanno. Silenziosamente. Lasciando nel cuore buio e vuoto. Il loro ricordo si fa struggente, si capisce cosa significa la parola nostalgia: un dolore che ritorna, continuamente, carico di ricordi. Tu cara Clara, hai lasciato in me un ricordo stupendo. Il ricordo di una bellissima bambina tanto buona, generosa, sempre sorridente, in grado di trasmettere alle persone a te vicine la gioia di vivere. Mi sembra di vederti, il mattino, arrivare a scuola, con i capelli raccolti, il vestitino a quadrettini bianchi e rossi, la tua borsetta di paglia ed il sorriso stampato sulle labbra. E ancora, in salone, stanca dal troppo gioco, vederti cercare la mano della sorella maggiore (tanto premurosa con te), per farti coccolare. Sono questi bei ricordi che permettono a quanti ti hanno amato di continuare. La disperazione lascia il posto alla gratitudine per averti avuta; per averti conosciuta. Nasce la percezione che l’amore non muore e un giorno ancora tutti ci riunirà. Nel frattempo per sentirci più vicini a te possiamo guarda il cielo e vederti in una stella, la più luminosa tra le stelle. Concludo facendo riferimento ad una poesia di Carmen Giovannini, sembra essere stata scritta appositamente per te, dolce Clara.

Esile fiore

“Eri un esile fiore
quando sei nata.
A poco a poco tu sei sbocciata.
Sei fiorita un fiore pregiato.
Da quel fiore un gran seme hai seminato.
Bontà e amore da quel polline è volato,
in tutto quanto il creato “

È così Clara che ti ricordo sempre, un fiore pregiato nel Regno dei Cieli

Con affetto

Maestra Silvia

Ciao Clara,
Finalmente dopo mille tentativi sono riuscita a scriverti questi piccoli pensieri: sai esprimo con difficoltà ciò che ho dentro, preferisco custodire nella mia mente e nel mio cuore questi ricordi. Piccola non voglio ricordare quei terribili giorni, in cui non so se sia stato il destino o altro, ti ha improvvisamente portato via… Voglio ricordare solo il tuo dolcissimo sorriso che illuminava i tuoi occhi e che sicuramente anche lassù risplende sul tuo visino. Clara ti ricordi quando la mamma doveva accompagnare presto il papà dal medico e alle 8:30 ti lasciava lì con me a scuola? Io ti prendevo in braccio, tu aprivi il sacchettino dei dolcetti che portavi per i tuoi amici e prendendo le caramelle una ad una dicevi: “Rosanna ti piace la menta? La fragola? Il limone?” poi scoppiavi a ridere. Mi ricordo anche quando indossavi la sciarpina quella con tanti ciuffetti morbidi e io te la strofinavo contro il nasino, mentre tu chiudevi gli occhi e sorridevi felice. Con la tua semplicità, la tua serenità, i tuoi occhi, il tuo visino, il tuo sorriso, hai sempre saputo regalare tante emozioni alle persone che ti hanno conosciuto. Adesso che sei un dolce e grazioso Angioletto, da lassù proteggi e sai donare, giorno dopo giorno, tanta forza alla mamma Daniela, al papà Eliso e alla tua sorellina e a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerti e di volerti bene. Sarai sempre nel mio cuore e ti ricorderò ogni giorno con tanto affetto.

Ciao Clara

Maestra Rosanna

Novembre 2007

Sono ormai trascorsi due lunghi anni dalla scomparsa della nostra piccola Clara. Ancora la rivedo e la sento vicina al mio cuore. Tento di immaginare il vuoto incolmabile, il dolore che ha lasciato nella sua famiglia, in quanti come me hanno avuto la gioia di conoscerla. Sono sicura, però, che Clara è sempre presente; ci osserva dal cielo e il suo ricordo sarà di conforto a tutti.

Maestra Anna Rita

Giovedì 2 Novembre 2007

Cara Clara,
È per te questo bacio nel vento, è per te, forse non sarà molto, la tua vita meritava più tempo per essere vissuta, e magari chissà… se tutti noi abbiamo avuto la fortuna di conoscerti e col senno di poi avessimo saputo qual’era il tuo “disegno”, forse avremmo potuto impedire ciò che è avvenuto. Ma non importa ormai, niente e nessuno potrà riportarti indietro, tutto era già scritto, ora tu puoi prendere per la coda una cometa, viaggiare per l’universo e raggiungere la tua meta (la stessa che ognuno di noi ha scritto nel suo destino), in quel mondo, così diverso dal nostro mondo terreno e che tutti vorremmo raggiungere il più tardi possibile. Tu questo “mondo diverso” lo hai già raggiunto prematuramente e ci stai aspettando, sempre sorridente come solo tu sapevi essere. Solo che non doveva andare così, solo che ora siamo tutti un po’ più soli qui, soprattutto i tuoi genitori, Giulia, i nonni, e tutti quanti noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerti. In questo giorno di sole, passeggiando guardo lassù, sta arrivando Novembre, si avvicina il tuo compleanno, e tu? Tu hai cinque anni per sempre, vissuti intensamente, ingenuamente e gioiosamente, come ogni bambina della tua età ha diritto di vivere, ma troppo pochi per lasciare questo mondo terreno. Ho raccolto per te un fiore, è per te che l’ho scelto, forse non sarà molto, lo lascerò lì davanti alla tua foto sul mio comodino. Ti ho conosciuta ancora piccola, nella tua culla, mentre crescevi ci pensava la tua mamma a raccontarti ciò che tu facevi, poi sei arrivata alla scuola materna, eri tutta un confetto, piccola dolce e sempre sorridente, pronta in ogni momento ad aiutare e consolare tutti, piccini, persino noi grandi, bastava un tuo sguardo ed un sorriso. Mai un capriccio, mai una volta con il viso triste, che altro dire di te? Mi viene solo da pensare che il Signore ti ha chiamata in una calda giornata d’estate, dove tu semplicemente raccogliendo dei fiori hai risposto: “Eccomi! Sono pronta per entrare a far parte del Tuo Giardino, Signore”. E tu, pronta con i tuoi piccoli fiori in mano, hai lasciato questo giardino terreno, lo stesso che Lui aveva preparato per farti nascere e crescere, ma eri troppo bella e preziosa ai suoi occhi e ti ha voluta con sè come “Angelo” per vegliare su tutti noi. Lo so, non è gusto nei confronti di una bimba così piccola come te; quando ti penso non mi sembra ancora vero, che sia successo così tutto ad un tratto come un fulmine a ciel sereno, ma è la nostra fede che ci aiuta, ci sostiene, ci fa continuare a pensare, a “credere” che sia giusto così perché… Lui di te: “Aveva scritto già il tuo nome lassù nel Cielo. Aveva scritto già la tua vita insieme con Lui. Aveva scritto già di Te”. A noi non resta che pensare che il Signore ha già scritto tutto di noi, il nostro disegno è già fatto, il giorno in cui lo incontreremo sarà la nostra vera salvezza e saremo un giorno tutti insieme nella felicità “Eterna”. Cara Clara, ti saluto sapendoti felice dove sei, che stai vegliando su tutti noi, che stai preparandoci il nostro posto.

T.V.B.

Maestra Mirta

Cara Daniela, è un po’ di tempo che mi hai chiesto di scrivere una lettera per la “Tua Clara” e non lo avevo ancora fatto (almeno fino a stasera) non per menefreghismo o perché non sapevo cosa scrivere, ma aspettavo il momento giusto (chissà in quanti te lo avranno detto). Sai Daniela questa mia lettera sarà un po’ diversa dalle altre e magari anche tu ti aspettavi qualcosa di “diverso” ma sai, io PURTROPPO la “tua piccola Clara” non l’ho conosciuta personalmente, o comunque in maniera approfondita di come può aver fatto Paola, o la sua maestra Antonella, o come qualunque persona abbia potuto instaurare con lei un rapporto. Penso che immagini anche il perché: essendo sempre nel micronido, ho avuto con Clara il rapporto che fino allo scorso anno avevo con te, cioè di un saluto quotidiano alla porta d’ingresso, poi ognuno nella sua sezione. Il ricordo che avrò sempre della tua “piccola Clara” è di una bambina bellissima, che con il suo sorriso un po’ timido e con il suo grembiulino a quadretti rossi, aspettava vicino alla sua mamma sulla porta della cucina l’arrivo delle ore nove per andare nella sua scuola. Non ho mai avuto una conoscenza approfondita né con la tua Clara, né con te Daniela, ma credimi: sono diventata mamma proprio nel momento in cui tu provavi il dolore più grande, e ho pensato tanto, tanto e tanto ancora al tuo dolore di mamma, al tuo Eliso, alla tua Giulia… e poi ho pensato ancora alla “tua Clara”, a te, al tuo Eliso, alla tua Giulia, al vostro immenso dolore!! Per questo motivo Daniela voglio che tu sappia che la “tua Clara” è costantemente nei miei pensieri. Credimi Daniela, quanti pensieri ho mandato alla “tua Clara”, quante volte ho scosso anche io la testa per dire e GRIDARE NO!!! PERCHÉ? Ti sono vicina Daniela con il pensiero e con i sospiri di una collega che ti vede tutti i giorni e con grandissima ammirazione, guarda quanta forza hai, con quanta passione fai il tuo lavoro, con quanta umiltà ascolti chi ti sta vicino. A volte mi chiedo se tu stessa ti rendi conto di essere una persona così speciale, sia in campo lavorativo che come persona. Te lo avevo detto all’inizio: mi hai chiesto una lettera per Clara ma alla fine è una lettera per te, per esprimerti tutta la mia ammirazione. A te quindi Daniela questa lettera per dirti, GRAZIE E GRAZIE ancora e … a te Piccola Clara vanno i miei più cari, cari e ancora cari pensieri.

Ciao Angioletto, ciao Clara

5 Novembre 2007

Maestra Enrica

Lograto 29/12/2007

Pensare a te Daniela, ad Eliso ed alla vostra Giulia, mi viene dal profondo del cuore una piccola preghiera: “… che la vostra piccola grande Stella Clara, vi porti luce, luce alla vostra mente, luce sempre nel vostro cammino quotidiano… una gran luce che vi riscaldi e vi coccoli e soprattutto dia pace ai vostri cuori…”. Non so dire altro, non ho il diritto di dire altro!

Loretta

A Clara

La prima volta che ci siamo incontrate eravamo tutte e due emozionate… iniziava per entrambe una nuova esperienza… per te il primo giorno di Scuola Materna come alunna, per me il primo giorno come insegnante. Era per entrambe un giorno importante, un giorno che non scorderò mai. Eri molto timida, come me, forse perché non conoscevamo ancora l’ambiente e le persone. Di te mi avevano colpito i tuoi occhi: avevano una luce speciale. Quando penso a te ti ricordo come una bambina solare e disponibile verso gli altri. Mi ricordo quando arrivava il momento della ricreazione e tu, sempre sorridente, correvi fra le braccia della tua mamma Daniela, abbracciandola fortissimo. Lei sorridente ti abbracciava e ti prendeva tra le sue braccia, quasi come se quelle poche ore fossero state un’eternità. Io vi osservavo e pensavo dentro di me a quell’abbraccio che significava un’intesa profonda tra voi. Quando scendevi dalle sue braccia mi ricordo che correvi verso le tue tante amiche. Ne avevi tante davvero… Forse perché eri buona con tutte, forse perché avevi sempre il sorriso sulle labbra, forse perché avevi tanto amore da dare. In tanti anni non ti ho mai visto fare un capriccio o litigare con qualcuno. Eri già una donnina, sembrava quasi che tu avessi qualcosa di speciale. Forse è per questo che sei diventata un angioletto, un piccolo Angelo che da lassù ci guarda e ci protegge. Io posso dire di aver conosciuto un Angelo e porterò sempre nel mio cuore il tuo sorriso e la tua gioia.

Con affetto

12/06/2007

Maestra Paola

La bambina che sorrideva con gli occhi

Quando penso a Clara è questo che mi viene in mente. Il ricordo che ho di lei così vivo nella mia mente. E’ il suo viso sorridente, direte: “Tutti i bambini sorridono”, ma lei lo faceva con gli occhi, come se venisse proprio dal cuore. Spero tanto che quegli occhi ridano ancora, anzi ne sono certa …

Dedicato a Clara con immenso affetto

Daniela Bianchi

Cara Daniela,
lo so che quello che ti scrivo ti servirà a ben poco, però sappi che ti voglio bene e ti sono sempre vicino: il sorriso e la dolcezza della Clara, sarà sempre nel mio cuore. Non abbatterti e trova la forza di andare avanti per Giulia, Eliso e tutti i tuoi familiari, ricordati che nel momento della disperazione devi pensare ai giorni felici che l’hai avuta con te e vedrai che ti aiuterà a superare il dolore. Quindi, cosa posso dirti: la vita non ti ha dato solo dolore ma anche un grosso dono, una piccola stella dal cielo infinito, che continua a brillare e illuminare i nostri cuori.

Con affetto

Antonella

A Clara

Ti ho conosciuto solo poco tempo prima che ci lasciassi… Mi è bastato per avere di te il ricordo del tuo sorriso dolce che avevi sempre negli occhi e che sempre rimarrà nel cuore di tutti quelli che ti hanno voluto bene. A te Daniela lascio questo messaggio nella speranza che possa esserti di conforto nei momenti più difficili

Con affetto sincero

Monica

MESSAGGIO DI TENEREZZA
Margaret Fishback Powers

Ho sognato che camminavo
in riva al mare con il Signore
e rivedevo sullo schermo del cielo
tutti i giorni della mia vita passata.
E per ogni giorno trascorso apparivano sulla sabbia due orme:
le mie e quelle del Signore.
Ma in alcuni tratti ho visto una sola orma,
proprio nei giorni più difficili della mia vita.
Allora ho detto:
“Signore, io ho scelto di vivere con te
e tu mi avevi promesso che saresti stato sempre con me.
Perché mi hai lasciato solo
proprio nei momenti più difficili?”
E Lui mi ha risposto:
“Figlio, tu lo sai
che io ti amo e non ti ho abbandonato mai:
i giorni nei quali c’è soltanto un’orma sulla sabbia
sono proprio quelli
in cui ti ho portato in braccio”.

Ciao piccola Clara, è così che mi piace ricordarti, è così che io ti ricorderò per sempre. Mi sembra di vederti ancora arrivare alla scuola materna davanti alla tua mamma. Entravi con il tuo bel sorriso e con gli occhi pieni di felicità. Eri una bambina dolce, e serena, bastava guardarti per vedere in te la gioia di vivere.

Rosa

Io non sono né scrittrice, né poetessa, non sono mamma ma ho amato ed amo molti bambini, si può ben dire che ho allevato due nipotini come fossero figli miei. Per questo il tuo dolore lo sento mio, lo percepisco come tragedia che mi possa avere colpito personalmente e tu, col tuo coraggio, con la tua forza e anche con i tuoi momenti di comprensibile debolezza, mi entri sempre nel cuore e ci rimani, esempio di madre, esempio di amore infinito. Ti auguro, nella vita che hai ancora davanti, di riappacificarti, di rasserenarti, di vivere e sperare ancora, magari nel modo che ti ho detto un giorno…

Auguri cara Daniela, la vita ti è ancora accanto e ti vuole ancora sorridente.

Elena

Ho ancora nel cuore e nella mente quei due occhi ridenti, quando, all’uscita della Scuola Materna in un pomeriggio di fine estate, ti ho salutata dicendoti: “Clara, hai finito la scuola, ormai sei grande!”. E tu, avvicinandoti di più alla mamma, che ti teneva orgogliosa per mano, hai sussurrato con soddisfazione e un po’ di rimpianto: “Sì!” muovendo con eleganza le spalle, quasi per far sentire che eri grande e disinvolta nei gesti, come ben hai saputo dimostrare nelle feste che io ho visto alla Scuola Materna Tito Speri. Voglio ricordarti così… Con gli occhi pieni di luce e il sorriso sereno di un dolce Angioletto che ha ricevuto tanto amore e che ha dato tanta gioia

Con affetto

12 Giugno 2007

Gabriella

Ciao piccolo bignè…

E tu, con un sorriso che ti riempiva il viso ti nascondevi dietro la tua mamma timidamente, ma poi correvi a darmi un bacio mostrandomi i tuoi vestitini tutti coordinati, ai vari fiocchettini che avevi tra i capelli. I tuoi sorrisi, i tuoi dispettini, i tuoi modi dolci non ho un solo ricordo di qualche tuo capriccio, credo di non averti mai visto pestare i piedi o avere il broncio, solo sorrisi, sola gioia traspariva dai tuoi occhi. Mi sono chiesta tante volte come una bimba come te meritasse di morire, me lo sono chiesta e richiesta sono persino andata da Don Gianni per saperlo… Non c’è una risposta, forse perché eri già un angelo in terra, forse eri solo sprecata qui con noi, forse Dio aveva bisogno di te. Non è facile sai, non è facile da comprendere, non è facile da accettare, da sopportare. Quando guardavo il tuo corpicino senza vita pregavo Dio perché prendesse me e riportasse te dalla tua splendida famiglia, non potevo credere che tutto potesse essere finito così. Una vita davanti e in un minuto tutto si è bloccato, tutto ha smesso di battere, una voragine un vuoto che niente riesce più a colmare e l’unico appiglio sono i ricordi. Fotografie, fotografie, libri su libri ho sfogliato ogni istante della tua vita immortalata su quelle fotografie che ogni giorno guardavo, scrutavo quasi mi volessi convincere che eri ancora qui, vicina a noi. Ogni fotografia, ogni tuo sorriso mi lacerava il cuore perché per quanto quelle foto fossero belle erano semplici foto. Ogni sera prima di dormire pregando con Elisa ti ricordiamo, per noi sei l’angelo custode che non ci abbandona mai. In ogni momento, in ogni momento felice o triste ti penso, ti prego, chiedo il tuo consiglio, il tuo sostegno e sono sicura che tu sei con me. E’ strano ma spesso quando ti penso tutto sembra tornare sereno e non potrebbe essere diversamente visto che tu eri la gioia vivente. Ogni sera, piccola Clara, prego per la tua mamma, il tuo papà e la nostra Giulia che ogni giorno diviene sempre più grande e bella. Ogni sera prego per loro perché il loro cuore, da quando sei volata in cielo ha un battito in meno, Daniela e Eliso vivevano per te e Giulia. Ho conosciuto pochi genitori così attenti, premurosi e innamorati. Da quel giorno in loro è sceso il dolore, il vuoto che hai lasciato li ha spenti, esasperati. Le mie preghiere so che non cancelleranno il loro dolore, ma mi auguro che possano sostenerli in quei momenti nei quali niente ha più senso. Il mio è un piccolo gesto ma sono sicura che Dio ascolterà le mie preghiere, proprio perché io ho un Angelo Custode come te e lui sicuramente avrà un occhio di riguardo. A dire il vero sei diventata l’angelo custode di molte persone, pensa che alcune mie piccole alunne mi dicono spesso di averti come Angioletto e mi raccontano fantasticando quel che tu combini tra le nuvolette del cielo. Una bimba un giorno mi ha chiesto se avevo paura della morte e io sinceramente ho risposto sì. Lei mi ha guadata e con un sorrisone mi ha detto: “Maestra, ma là c’è Clara, non devi avere paura, là si sta bene e poi con lei non saremo mai sole!”. Per un secondo ho temuto di scoppiare a piangere ma poi mi è proprio venuto da ridere… è proprio vero che i bambini sono i migliori maestri! Aveva ragione… paura di che cosa? Tanto ci sei tu! Vorrei poterti stringere, vorrei avere una bacchetta magica e ridonare la gioia alla tua mamma. Spesso la guardo e mi chiedo come faccia ad andare avanti, dovresti vederla con i piccolini del nido, l’amore con cui li cura, li imbocca, li fa giocare, devi essere proprio orgogliosa di una mamma così… Io non so di preciso dove tu sia, non so di preciso se tu possa sentire tutte le mie preghiere, tutti i miei ringraziamenti, ma sono sicura che in qualche modo tu sia l’Angioletto Custode di tutti noi e ne sono convinta proprio, perché so quanto tu sia speciale, quanto se pur piccolina tu sia una gran persona e quindi sono sicura che non ci abbandonerai mai. Quando qualcuno mi chiede di te e vuole sapere com’eri, io dico sempre che eri un piccolo bignè, bionda, dolce e “ripiena d’amore”. È così che voglio ricordarti, è così che voglio pensarti ogni giorno, perché tu eri veramente un’esplosione d’amore, di gioia, di piacere che per anni hai riempito le nostre vite.

Ciao

Lorena